Avviata ufficialmente il 01 dicembre 1998, Giornata Mondiale di lotta all'AIDS, la Casa Alloggio “Casa Iris” per persone con infezione da HIV/AIDS si è via via caratterizzata nell'attuale normativa regionale che regola l'assistenza extra-ospedaliera alle persone con HIV/AIDS (DGR 20766 del 16/0272005) come “Casa Alloggio lungo assistenziale (Tipologia “a”), che accoglie persone non particolarmente compromesse nelle loro funzioni vitali e tendenzialmente autonome, che presentano problematiche principalmente sociali (perdita delle capacità di sostentamento e dell'abitazione, dovute alla perdita del lavoro e alle difficoltà relazionali).
1) Con gli ospiti accolti nei 10 posti residenziali viene realizzato:

un accompagnamento socio-educativo finalizzato alla (ri)presa di coscienza delle loro attuali e possibili autonomie, attraverso lo sperimentarsi nei lavori di casa e nei laboratori di falegnameria e restauro del mobile, meccanica e agricolo messi a disposizione nella più ampia Comunità Cascina Contina

un accompagnamento sanitario, teso a renderli progressivamente autonomi nella corretta assunzione della terapia antiretrovirale e al controllo delle loro note patologie, HIV- correlate e non, oltre che alla diagnosi tempestiva e al trattamento delle eventuali nuove patologie insorgenti

l'eventuale accompagnamento al disbrigo delle pratiche pensionistiche e legali
2) Con gli ospiti accolti nei 2 posti semiresidenziali diurni, rappresentati principalmente da ospiti che hanno concluso il percorso residenziale, acquisendo almeno un minimo di autonomia abitativa nel territorio circostante alla comunità, vengono proseguiti l'accompagnamento socio-educativo, sanitario ed eventualmente legale iniziati durante il periodo della loro accoglienza residenziale. Per la dislocazione non facilmente raggiungibile, l'accoglienza diurna è invece difficilmente proponibile a chi non vive nelle immediate vicinanze. Il numero di giorni settimanali di accoglienza diurna è concordata con gli ospiti e i loro Servizi invianti e comunque non deve essere tendenzialmente inferiore ai 3 giorni/settimana.